Evviva Babbo Natale
La leggenda vuole che Babbo Natale sia in origine un vescovo turco del IV secolo dopo Cristo di nome Nicola, nato in una famiglia molto ricca (come San Francesco d’Assisi) che aveva scelto di dedicare a Dio la sua vita e di regalare le sue ricchezze agli uomini.
Aveva una lunga barba bianca, ed era sempre vestito di rosso, di lui si ricordano tanti atti generosi: in particolare la leggenda narra di come un nobile caduto in povertà si andò a lamentare da Nicola per il destino delle sue tre figlie: senza una dote non avrebbero mai potuto sposarsi e sarebbero rimaste sole.
Il vescovo Nicola si commosse e quella stessa notte gettò nella casa delle tre fanciulle un sacco di monete d’oro. Così fece anche la seconda notte, ma la terza, la finestra attraverso la quale aveva lanciato i sacchi, era chiusa, San Nicola non si perse d’animo, si arrampicò sul tetto, e gettò il terzo sacco giù dal camino.
La leggenda del vescovo vestito di rosso, che porta i doni ai bambini gettandoli dai camini, era così bella che cominciò a diffondersi in Europa.
Dopo la sua morte il vescovo Nicola fu fatto Santo, e festeggiato ufficialmente dalla Chiesa cattolica il 6 dicembre.
Nel 1087, le reliquie del santo, dalla città turca di Myra, furono portate a Bari dai Marinari baresi – salvandole dalle rappresaglie e saccheggi di gruppi fanatici musulmani – divenne così il protettore del capoluogo pugliese.
Praticamente noi abbiamo Babbo Natale tutto l’anno!
Come si chiama Babbo Natale nel mondo?
In ogni paese Sanctus Nicolaus (come si chiamava in latino) ha preso molti nomi :
–Papai Noel (Brasile)
–Kriss Kringle (Canada)
–Joulupukky (Finlandia)
–Père Noel (Francia)
–Sankt Nikolaus (Germania)
–Kaledu Senelis (Lituania)
–Julenisse (Norvegia)
–Father Christmas (Nuova Zelanda)
–Sinter Klass, De Kerstman (Olanda)
–Jultomten (Svezia)
–Nihon-koku o Nippon-koku (Giappone)
–Sinterklaas (Paesi fiamminghi)
–Papá Noel, Santa Claus, Viejito Pascuero, Colacho o San Nicolás (Paesi Ispanici)
–Santa, Santa Claus o Saint Nicholas (GB, USA e altri Paesi).
E voi sapevate tutti i nomi di Babbo Natale?
Una filastrocca per le renne
Non possiamo certo dimenticarci di loro!
Senza le renne Babbo Natale non riuscirebbe mai a consegnare tutti i regali in una notte, sarebbe impossibile.
Ma niente paura, con questa filastrocca ricordare anche i loro nomi sarà un gioco:
Cometa chiede a ciascuna stella. Dov’è questa casa o dov’è quella.
Fulmine guarda di qui e di là. Per sapere se la neve verrà.
Donnola segue del vento la scia Schivando le nubi che sbarran la via.
Freccia controlla il tempo scrupoloso. Ogni secondo che fugge è prezioso.
Ballerina tiene il passo cadenzato. Per far che ogni ritardo sia recuperato.
Saltarello deve scalpitare. Per dare il segnale di ripartire.
Donato è poi la renna postino. Porta le lettere d’ogni bambino.
Cupido, quello dal cuore d’oro. Sorveglia ogni dono come un tesoro.
Quando vedete le renne volare. Babbo Natale sta per arrivare!
In conclusione Buone Feste
E con queste piccole curiosità vi lasciamo con un caldo augurio di Buone Feste!
In ultimo anche un pò di baresità.
Iè Natàle, fèsta bbèdde
De terròn’e castaggnèdde,
De scelèpp’e carteddàte,
De stacciòdde nzuccuaràte.
Uè, crestiàne, pe na volde
Honn’assì pe ttutte solde.
Iòsce s’av’a got’assà,
Crà petìme nù crepà.
U Seggnòre av’a penzà
A levànge da le uà!
Vito Barracano (Libro: Do chiòsche du Serìne, Edizione Apicella, Molfetta (BA), 1969)
Articolo a cura di: Giorgia Loconsole