Street Food: Le Sgagliozze

Gialle e dorate come il sole che illumina la nostra terra

A volte pensiamo di non avere niente in comune con i nostri compaesani del Nord, ma ecco qua che ci sbagliamo ancora!
Le sgagliozze non sono altro che quadratini di polenta fritti in olio bollente…eppure hanno il potere di accumunare due parti d’Italia.

La questione più curiosa sulle sgagliozze è sicuramente il nome.
Si chiamano Sgagliozze (pronuncia barese) oppure Scagliozzi (pronuncia foggiana), chiamate così per la loro forma a “scaglie”.
A quel tempo però anche il denaro veniva chiamato “scaglia”, quindi si pensa che il nome si stato dato anche per il colore che ricordava l’oro delle monete.
Pensate quanta importanza viene data a questa pietanza, per paragonarla direttamente alle monete d’oro.




Immaginate un baule d’oro pieno di sgagliozze? Pensate che profumo

Storia dello street food antico di Bari

Le sgagliozze vengono fritte dai primi del 1900.
Uno dei primi secondo le narrazioni fu un uomo che, con il suo piccolo stand da frittura, si posizionava vicino la prefettura di Bari, inebriando i baresi di quella zona con un costante odore di frittura.
Soprattutto nel periodo che si avvicina alla festività di San Nicola (il santo protettore di Bari) il 6 Dicembre, si consumano tanti cibi diversi per le strade della città, tra cui appunto le sgagliozze. Inoltre l’atmosfera Natalizia rende tutto magico!

Tutti noi Baresi conoscono le signore delle Sgagliozze ancor oggi! Sono delle fantastiche donne che si cimentano nell’arte della “frittura delle sgagliozze per strada“, potrebbe diventare addirittura uno sport detto così, non credete?

le sgagliozze appena fritte

Insomma, fermatevi nel centro di Bari vecchia, magari nel periodo di San Nicola, chiudete gli occhi e ascoltate per bene il rumore dell’olio che sfrigola… Seguite il magico suono e vi troverete davanti sicuramente alla “Signora della Sgagliozze“.

Vi mettete li tranquilli e aspettate il vostro turno, intanto notate come con maestria gira quelle fettine di polenta nel calderone che bolle, quasi come fa un mago intento a creare una pozione magica. Con un gesto rapido le tira fuori dall’olio le mette in un sacchetto di carta, le condisce con una manciata di sale e poi scuote il tutto per far attaccare il sale. (Il rumore tecnico del sacchetto sarebbe “scrack scrack scrack“)

Ed ecco qua, la magia è fatta!
Godetevi le vostre sgagliozze d’oro.

Articolo a cura di: Giorgia Loconsole

Iscriviti alla Newsletter